martedì 27 novembre 2012

Il piede d'atleta

l piede d'atleta

Più che una caratteristica tecnica esclusiva dei grandi campioni dello sport (come il nome stesso potrebbe far pensare) il piede d'atleta è una sgradevole insidia per i piedi di tutti gli sportivi. Vedi anche: puzza piedi

Il piede d'atletaIl piede d'atleta (Tinea Pedis o tigna del piede) è una patologia contagiosa causata da un gruppo di funghi dermatofiti. Appartiene alla classe delle dermatomicosi o micosi superficiali che colpiscono la pelle glabra (priva di peli). 
La micosi del piede come dice il nome stesso colpisce frequentemente gli atleti e soprattutto coloro che frequentano centri sportivi pubblici con clima caldo-umido (piscine, palestre, docce ecc.). La trasmissione della malattia avviene infatti  per contatto grazie a piccoli frammenti di pelle che si staccano dal malato e si disperdono nell'ambiente. Tale contagio può essere diretto ma anche indiretto per esempio per presa di contatto con docce, pedane, pavimenti o altri oggetti utilizzati da persone colpite da micosi.
Il piede d'atleta è una patologia diffusa in tutto il mondo e si riscontra più frequentemente negli adulti, negli anziani e nei soggetti di sesso maschile.

FATTORI PREDISPONENTI

Il piede d'atleta colpisce con maggiore facilità individui debilitati le cui difese immunitarie sono impreparate a contrastare l'infezione. Anche alcune patologie come AIDS, diabete, disfunzioni circolatorie e dermatiti, possono favorire l'insorgenza della malattia.
Accanto a questi fattori endogeni se ne aggiungono altri detti esogeni o esterni, legati cioè a condizioni ambientali. I microrganismi che causano il piede d'atleta proliferano infatti in ambiente caldi ed umidi annidandosi in luoghi chiusi come le scarpe dello sportivo. Per questo motivo il rischio di infezione aumenta considerevolmente qualora siano presenti uno o più dei seguenti fattori di rischio:
Indebolimento delle difese immunitarie
Fattori genetici (esiste con tutta probabilità una predisposizione  genetica del soggetto all'infezione)
Cattiva traspirazione
Accumulo di umidità (calze o scarpe bagnate)
Abitudine nel camminare scalzi in luoghi pubblici
Stagione estiva ed ambienti caldo-umidi 
Calzature e calze inadeguate (materiali sintetici non traspiranti)
Scarpe strette

SINTOMI

I sintomi del piede d'atleta sono molteplici. Negli stadi iniziali l'infezione interessa l'area compresa tra le dita del piede (in genere fra terzo e quarto dito o fra quarto e quinto dito) e successivamente si può estendere alla pianta al dorso ed alle unghie con tendenza alla cronicità. Favoriti dal calore e dall'umidità conseguente all'eccessiva sudorazione i microrganismi responsabili dell'infezione si insidiano negli strati superficiali dell'epidermide dando origine ai sintomi caratteristici della patologia:
eritema, cute arrossata e pruriginosa
desquamazione cutanea, soprattutto tra le dita e dalla pianta del piede
ispessimento cutaneo
formazione di vesciche con contenuto acquoso più frequentemente localizzate sulla pianta del piede e sui bordi laterali delle dita
comparsa di screpolature cutanee
piedi maleodoranti
prurito più o meno intenso
unghie più spesse con aspetto contorto e con tendenza ad indebolirsi fino a lacerarsi e perdere la  naturale colorazione
Se la patologia non viene trattata si possono formare tagli e sovrainfezioni batteriche. Questi microrganismi infatti si nutrono di cheratina, una sostanza che riveste e protegge non solo la cute ma anche unghie e capelli. Attaccando la cheratina che compone lo strato corneo (esterno) della cute i funghi responsabili del piede d'atleta aprono dunque la strada ad altri microrganismi provocando stati di infezione profonda.

PREVENZIONE:

Dato che sono possibili reinfezioni dopo la guarigione della malattia è buona regola che le norme di prevenzione primaria che vedremo entrino a far parte nelle normali abitudini igieniche del soggetto.
Utilizzare calzature traspiranti e di colori chiari (tomaia traspirata)
Igiene quotidiana dei piedi avendo cura di asciugare bene gli spazi interdigitali e di rimuovere eventuali strati macerati
Sostituire regolarmente le calze e lavarle in acqua calda
Lasciar asciugare le scarpe dopo l'uso
Utilizzare calze in tessuto naturale (cotone, filo, etc.)
Applicare creme antifungine nel piede, nei calzini e nella scarpa
Non camminare scalzi ne utilizzare calzature altrui
Evitare scarpe strette 
Disinfettare  con cura i pavimenti qualora si sia titolari di un centro sportivo pubblico
Utilizzare sempre ciabatte o sandali in bagni, spogliatoi  o docce pubbliche
Qualora si venga colpiti da micosi è bene evitare di frequentare le piscine pubbliche per non trasmettere l'infezione ad altri individui.

TRATTAMENTO:

Per guarire dal piede d'atleta esistono trattamenti specifici a base di farmaci antimicotici sia ad uso topico (pomate,  spray, polveri, unguenti ecc.), che sistemico (per bocca).
I primi, salvo rare eccezioni, possono essere acquistati senza ricetta medica e sono indicati in caso di infezioni superficiali senza complicanze. 
Qualora tale trattamento fallisca, si presentino recidive o l'infezione sia particolarmente estesa, si passa al trattamento per via orale, sicuramente più efficace (guarigione nel giro di una/due settimane) ma non privo di effetti collaterali come nausea, vomito e  cefalea.
Anche i trattamenti topici possono in alcuni casi causare irritazioni locali e reazioni di ipersensibilità verso i loro componenti. Nell'utilizzo di questi prodotti è bene rispettare alcune regole per favorire la guarigione:
lavare con cura ed asciugare la zona da trattare
preferire le creme in caso di pelle macerata  applicando piccole quantità fino al completo assorbimento del farmaco
per evitare recidive, soprattutto in caso di ricomparsa dei sintomi, è bene applicare polveri antfungine a scarpe e calzini
evitate di grattare eccessivamente la zona colpita poiché tale comportamento potrebbe ritardare la guarigione
la terapia topica richiede tempi di guarigione abbastanza lunghi (anche alcuni mesi) ed è bene prolungare il trattamento per almeno una settimana dopo la completa guarigione
chiedete un parere al vostro medico di base o al farmacista di fiducia prima di giungere a diagnosi affrettate
In ogni caso qualora i sintomi non regrediscono dopo un paio di settimane di trattamento topico è bene rivolgersi ad un medico, sia per confermare la diagnosi, sia per evitare il prolungamento delle cure che si rende necessario con i rimedi topici.
Tra i rimedi naturali ricordiamo infine il timo, la lavanda, la propoli e l'echinacea che contengono preziosi princìpi attivi con azione antisettica, disinfettante e purificante.


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